giovedì 11 dicembre 2008

Stella e il suo diario

Caro diario, stasera sono iper felicissima e lo sai perché? Ho rivisto Massimo. Ehhhhhhh….. quant’è bello!
Oggi portava un paio di jeans (e tu dirai…e menomale), una camicia a righine colorate, un giubbino di pelle, una borsa a tracolla, e quei suoi occhi che….mmmm….non so che gli farei a stò ragazzo!
Ero all’università, per chiedere informazioni sul prossimo esame che vorrei sostenere, mi sento battere sulla spalla, e quando mi volto, la mia bocca perde completamente la salivazione, comincio a blaterare, le mani mi sudano, il cuore comincia a battere forte e nel frattempo penso… “mio dio, fa che non accada, fa che non accada adesso”. Invece è successo, sono diventata rossa come un peperone. Ma perché non riesco mai a controllarmi quando lo vedo? Mi faccio prendere dal panico, sono troppo emotiva, e non va bene. Però mi dice che è contento di vedermi dopo parecchio tempo, mi chiede come procede lo studio e il lavoro, mentre lui mi racconta della sua passione per la musica e che con alcuni amici sta tentando di metter su un gruppo. Lui suona la chitarra. Ma questo lo sapevo già in realtà.
Ho conosciuto una ragazza, qui all’uni, una certa Lina, un tipo tutto sprint, corre sempre a destra e a sinistra e conosce abbastanza bene Massimo, e ha iniziato a raccontarmi di questi ragazzi con l’hobby della musica.
Uffa, ma perché è venuto proprio oggi?
Sembro una che è appena uscita da un frullatore. Come sempre, ultimamente, mi sono svegliata in ritardo e non ho avuto nemmeno il tempo di truccarmi un pochino, perchè Roberta ha deciso bene di occupare il bagno per un’eternità, metti pure che adesso sembro una che si è scolata un’intera bottiglia di rum … penso che di essere bruttissima!!!
Mi sta guardando in un modo strano, perché mi sta guardando in un modo strano??
Vorrei sparire sotto terra, ma faccio un bel respiro, cercando di fare la disinvolta. Con nonchalance tento di sistemare almeno i capelli che con il vento che c’è oggi sono tutti arruffati.
Una vocina mi dice: “Stella, adesso è il momento, non perdere l’occasione. Chiedigli il numero di cellulare, se non lo fai adesso non lo farai più!”.
Ma le parole non mi escono, la mia bocca è completamente asciutta mentre continuo a fissare la sua, manco fossi una maniaca. A volte davvero mi piglierei a schiaffi da sola. Che figuraccia!!!
Poi mi saluta, mi dice che deve scappare a lezione, ma che una sera di queste verrà a trovarmi al locale, perché non c’è mai stato ed è curioso di vederlo.
Ecco, sono proprio una stupida e mi sta bene aver perso un’opportunità come questa.
Spero solo che se e quando mi verrà a trovare al locale, di non combinare troppo casini come quelli fatti oggi.
Certo che se continuo così non avrò nemmeno la più piccola speranza di poter riuscire a fare colpo su di lui.
Arrivata al locale, stasera, mi sono trovata Ezio che ascoltava una vecchia canzone di Petula Clark, una cantante degli anni ’60, che poi mi spiega essere la preferita di sua madre, che non c’è più da qualche anno, e con questa canzone è praticamente cresciuto, e che si intitola “Call me”.
Ma che cos’è, una congiura contro di me, per ricordarmi il fatto che non ho più avuto il coraggio di chiedere il numero a Massimo?
Ho forse perso il pezzo in cui il mio oroscopo diceva che avrei avuto le stelle opposte?
Perché non esiste una macchina del tempo? Così me ne torno direttamente a quando è suonata la sveglia, ma stavolta faccio finta di nulla, mi rigiro dall’altra parte e mi dimentico della pessima figura!
Per fortuna che oggi qui non è una serata frenetica, come le altre, ma bisogna considerare che siamo ancora a mercoledì e che quindi la gente esce poco, considerando che tornano tutti distrutti….e li capisco pure!
Solo qualche gruppo di ragazzi, fissati per la Champions League, e visto il giorno, per la Roma.
Uomini….tutti uguali!
Spero che il “mio Massimo” sia diverso!!!
Notte diario
Stella